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Cantieri
Capi |
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Potrebbe
essere relativamente semplice indicare con alcuni punti ed espressioni
il contenuto di un progetto, di certo sarebbe chiaro, comprensibile,
ma nello stesso tempo potrebbe risultare anche arido e di difficile
comprensione nel suo significato più profondo. Per questo l'attenzione
particolare che si vuole porre nella premessa può aiutare per
una sua valutazione che superi il semplice "mi piace - non mi
piace", "mi è utile - non mi è utile",
"ho tempo - non ho tempo" per lasciare il posto al desiderio
profondo di ognuno di un incontro vero, di amore con Dio, di un incontro
che lasci il segno nella propria vita per essere poi testimoni credibili,
di un incontro che si realizza istante per istante in ogni attimo
della giornata.
Questa è l'esperienza formativa intensa vissuta da molti ragazzi,
questa è l'esperienza cristiana profonda vissuta da alcuni
capi che si vuole proporre. |
Molte
sono le motivazioni che spingono verso questa proposta:
- Innanzitutto vi è la testimonianza viva e la consapevolezza,
da parte di coloro che l'anno già vissuta e che ora la
propongono, che essa è un'esperienza che può dare
un significato nuovo e più profondo al nostro essere cristiani
e quindi al nostro essere educatori nell'AGESCI.
- In questi ultimi anni si assiste ad un ricambio di capi sempre
più veloce, spesso pur facendo tutti i campi di formazione,
pur partecipando alla vita associativa, in pochissimi anni si
conclude il ciclo di un educatore.
Molte possono essere le motivazioni esterne così come è
anche chiaro che ci sono delle lacune sia in campo formativo e
sia all'interno delle Comunità Capi che possono accentuare
questo fenomeno.
Fanno bene le Comunità Capi a stimolarsi nella formazione
permanente, raramente però se ne sono viste che invitano
a fare esperienze forti di fede, il "luogo" dove si
maturano le motivazioni profonde di qualsiasi servizio.
Il grande libro della natura ci insegna che una pianta si stancherà
e cesserà presto di dare buoni frutti se non viene coltivata
e concimata adeguatamente. La "necessità" di
tenere aperta una unità con tutto l'impegno che ne consegue
non può essere l'unica motivazione per un servizio così
coinvolgente.
- La proposta di questa esperienza viene anche dalla convinzione
che è necessario un cambio di mentalità perché
la conduzione e la gestione di una unità non diventi un
idolo che ostacoli la vita di fede, e non solo, dell'educatore.
Dalla testimonianza estremamente positiva di due giovani capi
abbiamo trovato lungimirante quella Comunità Capi che si
organizzava per mandare ogni anno almeno una coppia di loro stessi
a vivere questa esperienza di fede e di servizio. Tutto questo
nasce dalla profonda convinzione che solo un'esperienza di Dio
può fortificare le radici dei Capi e le motivazioni per
un servizio che sia l'espressione di un Amore ricevuto. Non si
può trasmettere quello che non si ha!
La migliore catechesi, la migliore educazione alla fede che può
fare un educatore è la testimonianza viva di ciò
in cui crede.
- È chiaro che la fede non si può imporre né
in Comunità Capi e né in unità poiché
essa resta fondamentalmente un dono che va chiesto e cercato e
solo la testimonianza autentica di questo dono può generare
in altri il desiderio di cercarlo.
Un'impresa ardua a quanto pare poiché una testimonianza
autentica richiede innanzitutto coerenza soprattutto di fronte
a ragazzi così assetati di Verità e di autenticità.
Un'impresa ardua poiché una testimonianza autentica richiede
che sia esplicita, ma spesso nelle nostre Comunità Capi
Dio è così sottinteso che quasi scompare, così
"inquadrato" nei tempi e nei modi da non suscitare più
interrogativi.
Perché Lourdes
allora? Perché a Lourdes ci si sente accolti così
come si è, con le nostre certezze, i nostri dubbi e le
nostre fragilità; perché a Lourdes è possibile
fare l'esperienza del sostegno materno di Maria in questo cammino
anche quando esso si presenta in salita; perché a Lourdes
la solidarietà e l'incontro con la sofferenza ridimensionano
molti dei nostri falsi problemi; perché a Lourdes è
possibile percepire il servizio come vera espressione dell'Amore
di Dio.
- Per tutte le ragioni sopra esposte questa proposta vuole uscire
dallo schema "campo di formazione" dove tutto o quasi
è finalizzato ad assumere quelle competenze che permettono
una corretta gestione delle attività con i ragazzi ed assumere
la valenza di un "cantiere" in modo che sia un completamento,
una esperienza prevalentemente pratica, una esperienza cristiana
per vivere in maniera profonda il proprio essere Scout e diventare
in questo modo un testimone credibile come educatore. Una esperienza
per alimentare la passione educativa.
Risulta allora evidente come l'esperienza legata a questo progetto
non può essere considerata solo nell'ottica di un ulteriore
impegno per l'educatore o di tempo ed energie tolte alle attività
con i ragazzi ma, come l'occasione per una crescita personale di cui
i ragazzi saranno sicuramente i maggiori beneficiari. Come detto all'inizio,
questa premessa ci introduce più chiaramente alla comprensione
del progetto nei suoi vari punti.
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Una proposta
aperta a tutti. |
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La
proposta è aperta a tutti i capi della regione, dal tirocinante
al capo gruppo, dall'aiuto al responsabile dell'unità di qualsiasi
branca. |
Obiettivi |
Fondamentalmente
due:
- Fornire un’occasione concreta per vivere nel servizio
una esperienza di incontro con Dio così da radicare più
profondamente e dare spessore all’impegno educativo con
i ragazzi. Il servizio educativo come la risposta ad una chiamata.
- Fornire approfondimenti metodologici sulla gestione e l'inserimento
dei diversamente abili nelle unità.
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Mezzi |
- Una scuola ed uno Stage
di servizio in collaborazione con le strutture e l'organizzazione
dell'Hospitalité
Notre- Dame de Lourdes. Approccio e rapporto con
i pellegrini non autosufficienti; saluto ed accompagnamento dei
malati e dei loro bagagli dai vari treni "bianchi" agli
automezzi ed ai luoghi appositamente attrezzati; servizio nei
luoghi dove viene praticato il bagno per immersione a memoria
del battesimo e come gesto di fede.
- Una catechesi vissuta, mirata ad approfondire il rapporto con
Dio sia al livello personale e sia come testimonianza e proposta
per i ragazzi.
- Spazi dedicati all'approfondimento metodologico per branche
dei vari aspetti legati all’inserimento dei diversamente
abili con persone qualificate.
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Tempi |
- In funzione della disponibilità dei partecipanti e dei
responsabili si può valutare un periodo che comprenda o
la terza o la quarta settimana di agosto.
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Logistica |
- In base al numero dei partecipanti si valuterà se effettuare
il viaggio di andata e ritorno in corriera, in pulmino, ma per
ragioni economiche non sarà escluso a priori un possibile
trasferimento in aereo.
- Pernottamenti nelle strutture dell'Hospitalité
Notre-Dame de Lourdes in quanto inseriti in uno Stage
di servizio da loro gestito.
- Vitto alla mensa dei volontari (Abri St.Michel).
- Da valutare una giornata sui Pirenei.
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Costi |
- Il costo sarà legato al numero dei partecipanti.
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