Scarica presentazione
 
AGESCI AGESCI Marche Settore FB Home
 
 
  Cantieri Capi  
 
Potrebbe essere relativamente semplice indicare con alcuni punti ed espressioni il contenuto di un progetto, di certo sarebbe chiaro, comprensibile, ma nello stesso tempo potrebbe risultare anche arido e di difficile comprensione nel suo significato più profondo. Per questo l'attenzione particolare che si vuole porre nella premessa può aiutare per una sua valutazione che superi il semplice "mi piace - non mi piace", "mi è utile - non mi è utile", "ho tempo - non ho tempo" per lasciare il posto al desiderio profondo di ognuno di un incontro vero, di amore con Dio, di un incontro che lasci il segno nella propria vita per essere poi testimoni credibili, di un incontro che si realizza istante per istante in ogni attimo della giornata.
Questa è l'esperienza formativa intensa vissuta da molti ragazzi, questa è l'esperienza cristiana profonda vissuta da alcuni capi che si vuole proporre.
Molte sono le motivazioni che spingono verso questa proposta:
  • Innanzitutto vi è la testimonianza viva e la consapevolezza, da parte di coloro che l'anno già vissuta e che ora la propongono, che essa è un'esperienza che può dare un significato nuovo e più profondo al nostro essere cristiani e quindi al nostro essere educatori nell'AGESCI.
  • In questi ultimi anni si assiste ad un ricambio di capi sempre più veloce, spesso pur facendo tutti i campi di formazione, pur partecipando alla vita associativa, in pochissimi anni si conclude il ciclo di un educatore.
    Molte possono essere le motivazioni esterne così come è anche chiaro che ci sono delle lacune sia in campo formativo e sia all'interno delle Comunità Capi che possono accentuare questo fenomeno.
    Fanno bene le Comunità Capi a stimolarsi nella formazione permanente, raramente però se ne sono viste che invitano a fare esperienze forti di fede, il "luogo" dove si maturano le motivazioni profonde di qualsiasi servizio.
    Il grande libro della natura ci insegna che una pianta si stancherà e cesserà presto di dare buoni frutti se non viene coltivata e concimata adeguatamente. La "necessità" di tenere aperta una unità con tutto l'impegno che ne consegue non può essere l'unica motivazione per un servizio così coinvolgente.
  • La proposta di questa esperienza viene anche dalla convinzione che è necessario un cambio di mentalità perché la conduzione e la gestione di una unità non diventi un idolo che ostacoli la vita di fede, e non solo, dell'educatore.
    Dalla testimonianza estremamente positiva di due giovani capi abbiamo trovato lungimirante quella Comunità Capi che si organizzava per mandare ogni anno almeno una coppia di loro stessi a vivere questa esperienza di fede e di servizio. Tutto questo nasce dalla profonda convinzione che solo un'esperienza di Dio può fortificare le radici dei Capi e le motivazioni per un servizio che sia l'espressione di un Amore ricevuto. Non si può trasmettere quello che non si ha!
    La migliore catechesi, la migliore educazione alla fede che può fare un educatore è la testimonianza viva di ciò in cui crede.
  • È chiaro che la fede non si può imporre né in Comunità Capi e né in unità poiché essa resta fondamentalmente un dono che va chiesto e cercato e solo la testimonianza autentica di questo dono può generare in altri il desiderio di cercarlo.
    Un'impresa ardua a quanto pare poiché una testimonianza autentica richiede innanzitutto coerenza soprattutto di fronte a ragazzi così assetati di Verità e di autenticità. Un'impresa ardua poiché una testimonianza autentica richiede che sia esplicita, ma spesso nelle nostre Comunità Capi Dio è così sottinteso che quasi scompare, così "inquadrato" nei tempi e nei modi da non suscitare più interrogativi.
    Perché Lourdes allora? Perché a Lourdes ci si sente accolti così come si è, con le nostre certezze, i nostri dubbi e le nostre fragilità; perché a Lourdes è possibile fare l'esperienza del sostegno materno di Maria in questo cammino anche quando esso si presenta in salita; perché a Lourdes la solidarietà e l'incontro con la sofferenza ridimensionano molti dei nostri falsi problemi; perché a Lourdes è possibile percepire il servizio come vera espressione dell'Amore di Dio.
  • Per tutte le ragioni sopra esposte questa proposta vuole uscire dallo schema "campo di formazione" dove tutto o quasi è finalizzato ad assumere quelle competenze che permettono una corretta gestione delle attività con i ragazzi ed assumere la valenza di un "cantiere" in modo che sia un completamento, una esperienza prevalentemente pratica, una esperienza cristiana per vivere in maniera profonda il proprio essere Scout e diventare in questo modo un testimone credibile come educatore. Una esperienza per alimentare la passione educativa.
Risulta allora evidente come l'esperienza legata a questo progetto non può essere considerata solo nell'ottica di un ulteriore impegno per l'educatore o di tempo ed energie tolte alle attività con i ragazzi ma, come l'occasione per una crescita personale di cui i ragazzi saranno sicuramente i maggiori beneficiari. Come detto all'inizio, questa premessa ci introduce più chiaramente alla comprensione del progetto nei suoi vari punti.
Una proposta aperta a tutti.
La proposta è aperta a tutti i capi della regione, dal tirocinante al capo gruppo, dall'aiuto al responsabile dell'unità di qualsiasi branca.
Obiettivi

Fondamentalmente due:

  • Fornire un’occasione concreta per vivere nel servizio una esperienza di incontro con Dio così da radicare più profondamente e dare spessore all’impegno educativo con i ragazzi. Il servizio educativo come la risposta ad una chiamata.
  • Fornire approfondimenti metodologici sulla gestione e l'inserimento dei diversamente abili nelle unità.
Mezzi
  • Una scuola ed uno Stage di servizio in collaborazione con le strutture e l'organizzazione dell'Hospitalité Notre- Dame de Lourdes. Approccio e rapporto con i pellegrini non autosufficienti; saluto ed accompagnamento dei malati e dei loro bagagli dai vari treni "bianchi" agli automezzi ed ai luoghi appositamente attrezzati; servizio nei luoghi dove viene praticato il bagno per immersione a memoria del battesimo e come gesto di fede.
  • Una catechesi vissuta, mirata ad approfondire il rapporto con Dio sia al livello personale e sia come testimonianza e proposta per i ragazzi.
  • Spazi dedicati all'approfondimento metodologico per branche dei vari aspetti legati all’inserimento dei diversamente abili con persone qualificate.
Tempi
  • In funzione della disponibilità dei partecipanti e dei responsabili si può valutare un periodo che comprenda o la terza o la quarta settimana di agosto.
Logistica
  • In base al numero dei partecipanti si valuterà se effettuare il viaggio di andata e ritorno in corriera, in pulmino, ma per ragioni economiche non sarà escluso a priori un possibile trasferimento in aereo.
  • Pernottamenti nelle strutture dell'Hospitalité Notre-Dame de Lourdes in quanto inseriti in uno Stage di servizio da loro gestito.
  • Vitto alla mensa dei volontari (Abri St.Michel).
  • Da valutare una giornata sui Pirenei.

Costi

  • Il costo sarà legato al numero dei partecipanti.